Piastre ad Induzione, un nuovo modo per cuocere

Cuocere un cibo è qualcosa che facciamo da millenni, da quando l’uomo ha scoperto il fuoco. La tecnologia però è andata avanti e sono arrivati sul mercato nuovi apparati che permettono di cucinare in modo diverso. Siamo abituati ai fornelli a gas, a quelli elettrici, ora è il turno di esaminare quelli ad induzione.

Si presentano con un design molto accattivante, futuristico. Piastre molto basse, nere, in vetro in cui sono disegnati le 4 forme ovali delle padelle o pentola da ospitare. Ma è sotto che le cose cambiano. Queste piastre producono calore tramite un campo magnetico indotto da una bobina alimentata elettricamente. Per far “partire” il campo magnetico bisogna appoggiare sulla piastra una pentola o tegame o padella che abbia il fondo ferromagnetico. A quel punto il calore viene generato in pochissimi istanti ed inizia la cottura.

Poiché la pentola si riscalda tramite questa “induzione” elettromagnetica anzichè mediante fiamma o resistenza elettrica, un piano di cottura ad induzione è più efficiente perché viene sprecata meno energia . Con i fornelli a gas, solo il 40 per cento del calore generato finisce per cuocere il cibo, l’altro 60 per cento viene sprecato, non fa altro che rendere la cucina più calda.

I piani cottura ad induzione,invece, sono efficienti al 90 per cento , cioè quasi tutta l’energia prodotta finisce nella padella, con solo il 10 per cento sprecato. Sviluppano poi calore molto più rapidamente rispetto agli altri, facendo risparmiare energia e tempo. Lo svantaggio è che assorbono molta corrente elettrica in poco tempo, quindi attenti al contatore della luce che potrebbe “scattare” perchè non regge il carico.

Altro svantaggio è rappresentato dal fatto che dobbiamo ricomprare tutte le pentole e padelle, quelle in ghisa, in vetro, pyrec, ceramica non possono funzionare su una piastra ad induzione, devono avere un fondo ferroso particolare.

Il prezzo di un fornello ad induzione invece è di poco superiore ad uno buon a gas, con 300 euro ce la caviamo.